Dal 4 al 7 marzo la nostra scuola è andata in gita a Barcellona, la città di Gaudì.
Quella mattina in aeroporto l’entusiasmo era alle stelle: tutti erano elettrizzati per quel grande viaggio!
Eravamo desiderosi di conoscere e vedere dal vivo le principali opere dell’architetto catalano.
In poco più di un’ora e mezza di volo eravamo già in terra spagnola.
Appena arrivati siamo andati subito al nostro alloggio a pranzare e quello stesso pomeriggio ci siamo recati a vedere la nostra prima tappa: PARK GUELL.
Il PARK GUELL è stato progettato da Gaudì tra il 1900 – 1914 per conto di Eusebi Guell.
Il parco pubblico è situato sulla collina del Monte Carmelo, nel quartiere la Salut di Barcellona. Nei suoi 17 ettari architettura e natura si fondono insieme.
La realizzazione del Park appartiene al periodo naturalistico di Gaudì, durante il quale perfezionò il suo stile personale traendo ispirazione dalle forme organiche della natura. Molti sono i luoghi dove si possono fare delle foto, ma quello migliore è senza dubbio quello intorno alla statua del drago, che fa riferimento alla leggenda di San Giorgio Patrono della Catalogna.
Nella seconda tappa del nostro viaggio ci siamo immersi nel periodo gotico visitando il Barrio Gotico, la Catedral e la BASILICA DI SANTA MARIA DEL MAR.
Si può dire che il Barrio sia un vero e proprio museo all’aperto, quartiere gotico caratterizzato da stradine strette tra alti isolati, che si aprono in piazze assolate. Le facciate, semplici, sono ricche di dettagli architettonici. In questo quartiere, ogni epoca ha costruito sopra la precedente rendendo questo luogo veramente unico e caratteristico.
Santa Maria del Mar è un vero e proprio capolavoro gotico. Chiamata così perché in origine la spiaggia arrivava fino alle mura della basilica, e la stessa, aveva l’aspetto di una nave nel deserto. All’interno quello che colpisce di più è la verticalità delle navate e delle colonne e la presenza di un grosso crocifisso appeso sopra l’abside.
La nostra terza tappa è stata una delle più belle e interessanti: la SAGRADA FAMILIA
Il 19 marzo 1882 fu solennemente benedetta la posa della prima pietra. Iniziata la fabbricazione della cripta il giovane Antoni Gaudì fu incaricato di continuare la cattedrale. Cominciò ufficialmente il lavoro nel novembre del 1883.
Quando Gaudì morì era terminata soltanto la facciata della Natività, ma il modello dell’opera era completo e il simbolismo già definitivamente espresso. L’interno della chiesa è caratterizzato da grandi vetrate colorate.
Un’esperienza suggestiva è stata la celebrazione della messa nella cripta della Sagrada Familia da parte del nostro professore di religione, padre Maurizio Botta.
Nella nostra quarta tappa abbiamo approfondito la conoscenza delle creazioni di Gaudì. La mattina abbiamo visitato la Colonia Guell e la Cripta.
La Colonia Guell è un villaggio operaio costruito grazie a Eusebi Güell per ospitare i lavoratori delle sue fabbriche e le loro famiglie. La Colonia sorge a Santa Coloma de Cervelló, un comune a nord di Barcellona, scelto perché Güell voleva che gli operai vivessero in un ambiente tranquillo contrapposto alla città.
La cripta Guell è la chiesa della Colonia; nonostante si chiami “Cripta” non si trova sottoterra e tutte le finestre della chiesa hanno l’affaccio sulla strada. Come la Sagrada Familia anche la Cripta era destinata a rimanere incompiuta. Gaudì con questa struttura ha voluto creare una sensazione di precarietà e di disequilibrio, dando l’idea che le colonne si ripieghino su se stesse.
Il pomeriggio è trascorso con la visita alla casa Batlò che si trova al numero 43 di Paseo de Gracia. Il numero totale di piani di casa Batlló è otto, la facciata anteriore rappresenta l’aspetto più spettacolare della costruzione. Ha un aspetto magico: scolpita in pietra arenaria di Montjuïc, presenta grandi colonne alla base del complesso, simili a zampe di elefante, ed è rivestita in ceramica lucida con intarsi di vetro. La Casa Battló è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e un’icona di Barcellona, una sosta fondamentale per conoscere l’opera di Gaudí e una delle maggiori attrazioni culturali e turistiche della città.
Prima di partire per Roma abbiamo fatto un’ultima tappa: il Montjuïc e la visita al Museo Nazionale dell’arte Catalana, con i suoi capolavori del periodo romanico e di quello gotico.
Abbiamo salutato Barcellona sulla scala che affaccia su Plaça España, accompagnati dalle note di un cantante e chitarrista catalano e con l’ultima consueta fotografia di rito!