L‘uomo volante

[Uno degli articoli del giornalino scolastico Il Ficcanaso, realizzato dagli studenti delle scuole medie del Gianelli, coordinati dalla prof.ssa Barbara Onofri].

 

Flyboard è una attrezzatura composta da una tavola e vari componenti con cui si pratica flyboarding, uno sport nato in Francia nell’autunno del 2012. Il flyboard consente di compiere evoluzioni sulla superficie dell’acqua, grazie ad un getto di acqua pressurizzata, alimentato da una moto d’acqua. È stato Franky Zapata, grazie alla sua esperienza nel campo del jet ski, a sviluppare il primo progetto di flyboard nel 2012. Alla base dell’attrezzatura c’è la possibilità di sfruttare la spinta dell’acqua per alzarsi in volo, mentre utilizzando dei propulsori da fissare alle gambe, si ha la sensazione di ricevere una vera spinta. Dal 2012 la tecnica del flyboard si è diffusa in tutto il mondo, apprezzata dagli amanti degli sport estremi. Grazie ai propulsori collegati con un tubo a un piccolo natante, crea una sensazione di stabilizzazione. Per praticare questo sport c’è bisogno di vari componenti: Un casco che adotta un sistema di realtà aumentata per proiettare sulla visiera i dati necessari al pilotaggio come velocità, potenza erogata, altitudine e bussola (Franky Zapata utilizza un casco Race-R Pro Carbon rinforzato in fibra di carbonio). Uno zaino pesante fino a 37kg che è il serbatoio di carburante ed è collegato ai motori da un tubo. Il combustibile contenuto chiamato cherosene consente un’autonomia di una decina di minuti a piena potenza. Un joystick che consente di controllare la potenza erogata. Sfrutta una connessione wireless ed è unito al pilota con una cinghietta. I motori di cui 5 microturbine a reazione, motori jet miniaturizzati usati comunemente nel campo del modellismo ma in grado di sprigionare una potenza pari a 1300 cavalli, equivalente a quella di un Spitfire della Seconda Guerra mondiale. Inoltre sono indipendenti: se uno è colpito da un’avaria, gli altri continuano a funzionare. Una tuta da motociclista rinforzata, calzature morbide e solidali con la base del velivolo e un paio di guanti in pelle. Una mitra per attirare l’attenzione dei militari ma senza avere applicazioni. Allora siete pronti? Uno, due, tre: Splash! Motori azione!