“Il TEMPO è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando” Albert Einstein – L’esame di terza media di Andrea T.

Sin dagli albori della civiltà, l’uomo si è interrogato sulla questione del tempo e sul suo fluire inesorabile. È stato uno dei temi più cari a filosofi, fisici, poeti, artisti e letterati, che hanno cercato di esaminarne i vari aspetti.

La concezione del tempo a cui oggi siamo arrivati è mutata più volte nel corso della storia, dalla concezione ciclica del mondo classico con un tempo che si ripete senza inizio e senza fine, a quella lineare cristiana, legata a una visione finalistica di un tempo unico e irripetibile, che ha accompagnato l’uomo fino all’epoca moderna.

Soprattutto oggi però, nella nostra insistente corsa contro il tempo, si è potuto comprendere la validità e il valore universale di una importante intuizione degli antichi greci sui due unici, diversi e opposti modi di vivere il tempo: il Chronos, il tempo che travolge ogni cosa, il tempo dell’accelerazione, e il Kairos, il tempo che rallenta e allarga la vita, il “tempo di Dio” e quindi il tempo dell’Amore, e sull’opportunità che è data a ciascuno di noi di trasformare il nostro tempo nell’uno o nell’altro.