Anche quest’anno la scuola media ha realizzato un fotocalendario! Per diventare sempre più professionali ci siamo fatti guidare dal fotografo Jacopo Bongarzoni, ex- alunno dell’Istituto, che ha strutturato il progetto in collaborazione con i docenti Barbara Onofri e Francesco Teresi.
Struttura del progetto
Il calendario scolastico “Gianelli ai Sali d’Argento” è stato realizzato in tre giornate scolastiche di lavoro nelle quali sono stati impegnati gli studenti di tutte le classi della secondaria e a cui hanno partecipato anche gli alunni della classe quinta primaria. Il progetto mira a far conoscere ai ragazzi la fotografia analogica, la relativa tecnica e le difficoltà nella misurazione della luce, con successivo sviluppo del negativo e riproduzione in digitale. Un salto nel passato per immortalare al meglio il presente. La scelta dell’analogico è dettata da ragioni storiche, qualitative e soprattutto di pensiero.
In un’epoca in cui la fotografia digitale tramite smartphone non conosce limiti, cercheremo di spiegare agli studenti la preziosità di un singolo fotogramma, lo studio della luce e le scelte tecnico-artistiche per realizzarlo al meglio. Un rullino professionale può realizzare solo 12 scatti, ad un costo molto elevato, al quale si aggiungono costi di sviluppo, chimica e scansione. Una scuola di pensiero ormai sconosciuta. L’obiettivo è far comprendere ai ragazzi il valore dell’immagine e la difficoltà nella realizzazione artistica di un prodotto professionale.
Programma
Martedì 10 OTTOBRE – Sessione di scatto con macchinari medio formato (rullo 6×6) in bianco/nero
Durante la prima giornata i ragazzi della scuola secondaria hanno realizzato, sotto la guida dei docenti, le immagini destinate al calendario, immortalando i propri compagni all’interno degli spazi scolastici. Un gruppo di studenti si è occupato di scattare le fotografie, un secondo gruppo ha supportato il primo nella direzione delle luci e impostazione del set, un terzo gruppo ha realizzato un “reportage” dei lavori, per avere un diario visuale di tutto l’operato svolto durante la sessione fotografica, un ultimo gruppo ha coinvolto gli studenti che hanno fatto da “modelli”, che hanno cioè prestato la loro immagine per il calendario. Ogni scatto ha coinvolto a rotazione diversi studenti, al fine di coinvolgere il numero più alto di ragazzi. Anche i ragazzi di quinta sono stati coinvolti in uno scatto.
MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE – Laboratorio di camera oscura per sviluppo completo dei negativi realizzati
Il fotografo ha operato da solo nella fase di apertura e caricamento dei rulli in dark room (ambiente totalmente oscurato da fonti luminose). I rullini caricati nelle tank di sviluppo sono stati poi sviluppati dagli studenti all’interno del laboratorio di chimica.
GIOVEDÌ 12 OTTOBRE – Digitalizzazione dei negativi fotografici prodotti in analogico attraverso tavola luminosa e macchina digitale professionale (D850 Nikon) con ottica macro e soffietto
La digitalizzazione delle immagini e la visione del lavoro prodotto è stata la “rivelazione” per gli studenti che hanno osservato il risultato finale di un processo organico e chimico ormai in uso esclusivo di una piccola nicchia di professionisti. La digitalizzazione dei negativi è un procedimento macchinoso e complesso che prevede l’utilizzo esclusivamente manuale dei soffietti per macro fotografia. I ragazzi sono stati coinvolti nella riproduzione/scansione delle immagini realizzate a pellicola.
“Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia”
Helmut Newton